Il supercomputer Eni

strategico per la trasformazione digitale

 


L’avreste mai detto che all’ombra delle risaie si nascondono strumenti ad alta tecnologia capaci di far impallidire anche la Silicon Valley?

Siamo a Ferrera Erbognone, nel cuore della Lomellina, dove un tempo c’erano solo mondine e risaie, oggi c’è uno special guest: il Green Data Center di Eni. Una mega struttura che sembra uscita da un film di fantascienza.

Un centro di calcolo all’avanguardia, la casa dei super computer HPC – High Performance Computing. Calcolatori infallibili che studiano dati provenienti dal suolo per scoprire nuovi giacimenti. Dopo i primi tre sistemi, al Green Data Center è arrivato HPC4: ha una potenza di elaborazione pari a 18,6 petaFlops di picco. La sua potenza, unita a quella del modello precedente HPC3, di petaFlops ne produce fino a 22,4.

Ma che cosa è un petaFlops? È un’unità che indica un milione di miliardi di operazioni in virgola mobile. Anche il nerd più coraggioso si sentirebbe male .

Pensate un po’: se ogni abitante della terra disponesse di un computer per fare 2,5 milioni di operazioni al secondo senza interruzioni, il risultato combinato non avrebbe una potenza di calcolo paragonabile a quella di HPC4!

Con l’avvio di HPC4 il cane a sei zampe entra nel futuro con il più potente supercomputer in ambito industriale al mondo, capace di eseguire milioni di miliardi di operazioni al secondo.

I suoi programmi sono dedicati all’elaborazione dei dati provenienti dal sottosuolo. I dati geofisici e delle indagini sismiche che Eni produce in tutto il mondo entrano nel Green Data Center e vengono elaborati da modelli matematici capaci di individuare giacimenti di petrolio e gasnascosti nelle parti celate della terra.

Dalla combinazione di geofisica e informatica, Imaging Sismico e HPC, insieme allo straordinario talento degli esploratori Eni, sono nate tutte le più recenti scoperte. L’Imaging  Sismico è una tecnica di telerilevamento molto simile all’ecografia che si utilizza in campo medico, ma cambia l’oggetto che è rappresentato dall’investigazione di tutto ciò che si trova nel sottosuolo.

Grazie a HPC4, a maggio 2018 Eni ha stabilito il record nella modellazione numerica dei giacimenti Oil & Gas: in un tempo record di 15 ore il supercomputer ha eseguito 100.000 simulazioni di modelli di giacimento ad alta risoluzione, tenendo conto delle incertezze geologiche. Nel settore Upstream la maggior parte degli ingegneri di giacimento possono eseguire in alcune ore solo una singola simulazione.

Il sistema di supercalcolo di Eni si è collocato in 13posizione nella classifica Top500 dei supercomputer più potenti al mondo, unico tra i sistemi non-governativi e non-istituzionali. Il nuovo supercalcolatore quadruplica la potenza dell’intera infrastruttura del Green Data Center di Ferrera Erbognone rendendola la più potente al mondo a livello industriale e – tra quelli più potenti – il quarto sistema al mondo in termini di efficienza energetica (PetaFlop/MegaWatt).


fonte : Tomshw.it